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di
Era un giorno d'estate e io nuotavo lontano dalla costa.
Dopo un po' vidi una cosa nel mare...
Era un granchio. Emerso dal fondo del mare, gridava: "I miei genitori sono stati
rapiti!"
Gli chiesi come fosse successo.
Il granchio rispose: "C'era una rete nel mare; senza accorgersi, i pesci si sono
trovati lì in mezzo, proprio mentre la rete veniva ritirata. Solo io sono riuscito a
scappare!"
Io allora gli spiegai che si trattava di una delle reti dei pescatori. I pescatori
lanciano le reti nel mare per pescare i pesci che poi vendono alle pescherie.
"Allora vuoi dire che i miei genitori sono morti?"- esclamò il granchio,
scoppiando a piangere.
Dovetti confermare che le cose stavano proprio così; ma vedendolo piangere disperato,
cercai di consolarlo e lo portai a riva con me.
Giunto sulla spiaggia, per fargli un po' passare la tristezza, mi venne in mente un
gioco.
Presi la pila che tenevo nella tenda del campeggio, dove trascorrevo le vacanze, e pensai
di fare qualche scherzetto ai campeggiatori.
Vi racconto quello che ci riuscì meglio.
Una sera andammo nella zona delle docce; mi nascosi lì vicino, mentre il granchio si
sistemava nel lavandino dove si va a prendere l'acqua potabile.
Dopo un po' venne un bambino a bere: sbucai all'improvviso dal mio nascondiglio e con la
pila illuminai il granchio. Il bambino si prese un grande spavento e scappò via!
Quella sera, e tutte le altre, io e il mio amico granchio ci divertimmo tantissimo!