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C’era una volta, in un castello in cima ad una montagna circondata da alte vette innevate, una giovane principessa dal nome ELISA, molto bella, dai
capelli rossi raccolti in due grandi trecce e con bellissimi occhi azzurri. Le piaceva vestirsi con abiti eleganti, che personalmente
disegnava e che poi ornava con pizzi e perle. Amava dipingere, ricamare e camminare nel gran parco del castello paterno.
Un giorno mentre da sola passeggiava le apparve un mostruoso drago con due teste. Da una di queste
uscivano fumo e fiamme, mentre dall’altra una lingua ruvida e nera, con la quale tentava di abbrancarla per poi divorarsela. Il Castello era troppo
distante perché si potessero udire le sue urla d’aiuto, la poverina oramai era convinta di finire divorata dal mostro.
Improvvisamente da dietro un boschetto di querce si udirono delle urla; era un Cavaliere,
dall’armatura dorata, che si stava avventando con la sua lancia contro il drago. Purtroppo contro le squame ossee di questo mostruoso essere la
lancia si spezzò e il Cavaliere dal contraccolpo cadde in terra, ma lui si rialzò subito e con solo due colpi di spada tagliò le due teste.
La principessa Elisa, dalla gioia si avvicinò a lui, le sollevò la visiera del suo elmo, scoprendo così il bel viso del suo salvatore, e lo baciò. Il
Cavaliere che era rimasto ammaliato dalla bellezza e dalla grazia di questa fanciulla le prese dolcemente la mano, e in silenzio si
incamminarono verso il suo cavallo. Tutti e due salirono su di esso e lentamente si allontanarono dal Castello finché diventarono un puntino nel
cielo azzurro.
Ancora adesso nelle notti serene d’estate, quando il cielo si riempie di stelle è facile vederli apparire mentre s’incamminano
verso lo spazio infinito.