C'era una volta,
una bellissima principessa, che si chiamava Mattutina, principessa dai capelli neri. Mattutina indossava sempre lunghi vestiti azzurri ricamati
d'oro e intrecciava tra i lunghi capelli neri, fiori freschi di prato,
margherite, fiordalisi, ranuncoli profumati, rose rosse al cui stelo toglieva le spine senza mai
ferirsi, perché Mattutina era una principessa assai speciale....
Il bellissimo castello in cui viveva, su un'altissima montagna irraggiungibile,
al disopra di foreste fitte e inestricabili, ancora più in alto delle nuvole,
era fatato... L'aveva nascosto lassù la fata Azzurra, una dolce fatina, per proteggere
Mattutina dalle cattiverie della stregaccia malefica Ragusea, una strega puzzolente e
sporca, che odiava tutte le cose meravigliose e belle....
quel castello era così in alto, ma così in alto, che Mattutina alzando appena il
braccio poteva toccare l'arcobaleno.
Un bruttissimo giorno, Ragusea la strega, dopo che per tutta la notte non aveva
dormito pensando alla bellissima fanciulla che viveva felice lassù tra le
nuvole, e Ragusea odiava le persone felici, decise di farla finita con Mattutina e la sua
fata protettrice, doveva farle sparire per sempre.....ci voleva davvero un maleficio speciale per liberarsi di quelle due.....
Ragusea la puzzona, tirò fuori dal in cassetto un vecchissimo libretto di
malefici, e, sfogliando sfogliando, trovò la stregoneria adatta a risolvere il suo problema... nel
libretto stava scritto:
per distruggere le cose belle e le persone felici ecco cosa si deve fare...
strappare i petali a una rosa e raccogliere in un bicchiere la rugiada che ne
cadrà: sono le lacrime delle cose belle;
strappare le piume alla coda di un uccello del paradiso e chiudere in un barattolo il canto che l'uccello
farà: è la voce delle cose belle;
mescolare per lungo tempo questi ingredienti con sputo di strega malvagia e
crudele...
far bere a una persona felice per annientare e distruggere la sua felicità
Ragusea la sporcacciona, fece per bene tutto quello che c'era scritto, poi
mescolò e mescolò, sputando schifezza a più non posso, finchè il canto dell'uccello del paradiso non si
tramutò in un grido e la bellezza della rugiada non divenne fango.
Casualmente, un bellissimo principe stava passando vicino alla lercia capanna della
strega, quando questa uscì e vedendolo lo chiamò tutta contenta... Vieni da me bel
giovane, che un piacere a una povera vecchia lo devi proprio fare... porta per favore questo REGALINO
lassù in cima alla montagna, là dove nasce l'arcobaleno, là dove vive la bellissima principessa
Mattutina.... io proprio non ci posso andare, son troppo vecchia per salire....
dai questo regalo alla principessa e vedrai come sorriderà felice..... ah ah
ah... nessun principe è mai salito lassù, fammi sto gran favore, vacci tu...
Il principe, incuriosito, accettò. Prese il pacco regalo, da cui usciva un odore veramente schifoso e
iniziò la faticosissima salita.... arrivato quasi sulla cima incontrò la fata Azzurra che lo
pregò: non portare quel regalo alla bellissima Mattutina, farai di lei una fanciulla assai triste e
disperata, non farlo ti prego, lo scongiurò ma ormai il principe voleva assolutamente vedere la
più bella tra le principesse e non ascoltò la fata..... che null'altro poteva fare per
fermarlo, perché il principe era un uomo bellissimo e lei era la protrettrice delle cose belle.
Arrivato al castello, il principe vide subito Mattutina, rimase incantato dalla sua bellezza e se ne
innamorò perdutamente. Avvicinatosi le diede il pacco regalo, che Mattutina aprì...
Ahimè, la maledizione scese subito su di lei, la bellezza scomparve dal suo
viso, la bontà sparì, i bei capelli divennero bianchi e la luce felice negli occhi si
trasformò in disperazione, la voce divenne gracchiante il vestito si riempì di macchie di
sporco, il colore azzurro divenne grigio.....
Il principe era disperato, aveva trovato e perso in un solo momento la donna dei suoi
sogni, aveva toccato per un solo attimo la felicità e per colpa della sua testardaggine l'aveva
già persa..... che fare???? Sguainò la sua spada luccicante dicendo: Ucciderò
la maledetta strega puzzona!
Ma la fata Azzurra gli disse: Non farlo,le streghe non muoiono, si può solo farle
scomparire e scomparsa lei la principessa tornerà bella e buona come prima....
per fare ciò dovrai superare una prova difficilissima...dovrai rubare la pietra della
bontà che è nascosta sotto la coda del drago Nemo, egli vive nella caverna di fianco
al castello, ma non potrai ucciderlo, perché altrimenti neanche la pietra della
bontà servirà a far tornare la felicità sul viso di Mattutina.
Il principe non ci pensò su nemmeno un minuto, con la spada tra le mani si
avviò verso la caverna, sapeva che prendere la pietra sarebbe stato
pericolosissimo, ma per amore della sua principessa, si sentiva pronto anche ad a ffrontare un drago! La caverna era buia e
fredda, si sentiva solo il respiro ansimante del drago, il principe per proseguire dovette farsi
coraggio da se'... ed ecco che dal buio spuntarono improvvisamente gli occhi rossi del
drago, occhi infuocati, spaventosi, il principe tremò di paura, ma il ricordo dei bellissimi occhi spenti di Mattutina lo spronarono
a continuare
STAI FERMO VECCHIO BABBIONE, disse al drago, STAI FERMO CHE TI SOLLETICO LA CODA POI ME NE
VADO, MI SERVE LA PIETRA DELLA BONTA', TU DAMMELA CHE POI TI LASCIO DORMIRE.....
La voce tenebrosa e soffiante del drago rispose
MAI L'AVRAI, LA PIETRA E' LA MIA FORZA, SE PERDO LEI NON SARO' MAI PIU' UN VERO DRAGO
SPAVENTOSO, MA SOLO UN CUCCIOLO DI COCCODRILLO CRESCIUTO E A ME NON VA DI NON SPAVENTARE PIU' NESSUNO
La faccenda si complicava sempre più, il principe sentiva che fra pochissimo il drago
avrebbe perso la pazienza e gli avrebbe lanciato un soffio infuocato del suo alito per ridurlo in polvere. Il principe
lanciò un pugno di sabbia sulla faccia del drago, che per un attimo non vide più
nulla coi suoi occhi malvagi e lo aggirò, nascondendosi proprio vicino alla coda dove era
nascosta la pietra della bontà
DOVE SEI? soffiò il drago
QUI TRA LE TUE ZAMPE DAVANTI, rispose il principe
Il drago si chinò per vedere e la coda nel movimento si alzò, il principe prese in gran fretta la pietra
luccicante di bontà tra le sue mani e in quel momento il drago perse tutta la sua baldanza e
forza, divenendo simile ad un grosso coccodrillo innocuo. Ce l'aveva fatta!!!
Tornò al castello con la pietra della bontà e avvicinandosi vide che l'arcobaleno era tornato....la
felicità era tornata... la principessa Mattutina era di nuovo come prima,
bellissima e solare, la strega Ragusea era scomparsa, lei e tutte la sua cattiveria
La fata Azzurra era così felice, ma così felice che tutto era tornato come
prima, che saltellava sprizzando stelline da tutti i pori..... il principe e la principessa ovviamente si sposarono e vissero felici e contenti per
molti e molti anni