di
ricevuta da
Un lupo un giorno accusò la volpe di aver rubato un grosso prosciutto dalla sua tana e così andarono in tribunale per chiedere il
giudizio della scimmia.
"Signor giudice," esordì il lupo "un giorno me ne stavo pacifico a pescare sul fiume, quando la volpe si è introdotta nella
mia tana e mi ha rubato un prosciutto!"
"Signor giudice," si difese la volpe "non so perché costui abbia il dente tanto avvelenato con me.
Nessuno entrerebbe mai nella sua tana: chi potrebbe mai pensare di trovare qualcosa di prezioso in casa sua? E poi quel giorno ero da mia cugina in
Scozia: lo sanno tutti!"
La volpe aveva accompagnato il suo discorso con un'espressione così candida che nessuno avrebbe potuto avere dubbi sulla
sua innocenza.
Ma la scimmia, che la vita sugli alberi aveva abituato ad una visione panoramica delle
cose, ricordò la proverbiale scaltrezza di quell'animale e sentenziò:
"Non ci sono prove per incolparti di questo furto, anche se sono sicura che se sei stata tu: non saresti così
convincente e brava nel mentire!"